Gli effetti della pandemia, delle guerre e dell’emergenza climatica, sono eventi importanti a cui la popolazione mondiale è stata sottoposta ed hanno avuto conseguenze per il benessere della popolazione.
Il tasso di persone che soffrono di disagio, disturbi mentali e sperimentano idee suicide, è aumentato a livello globale.

Stigma e discriminazione continuano essere una barriera all’inclusione sociale e all’accesso a cure adeguate soprattutto perché il benessere della salute mentale non è sempre in prima linea nei governi.
Sono necessari servizi di salute mentale ben organizzati, con finanziamenti adeguati, che possano contare su un’adeguata dotazione di personale. Gli ostacoli da superare per la realizzazione di tali servizi comprendono, oltre lo stigma sociale, la mancanza di finanziamenti e investimenti nella cura e nella ricerca sulla salute mentale e la scarsità di risorse umane qualificate.
La salute mentale è una componente essenziale nella preparazione della risposta alle emergenze come quelle che si stanno attualmente affrontando: il benessere di tutti deve essere una priorità. È necessario attivare politiche di prevenzione e rimettere al centro il benessere dei cittadini, investendo su un approccio comunitario alla salute mentale, coinvolgendo i diretti interessati e le loro famiglie nel processo di recovery.
È proprio su tali aspetti che AITeRP si è sempre impegnata, focalizzandosi negli ultimi anni sulla formazione specialistica ai TeRP e sulla promozione della condivisione dei saperi e delle competenze con gli altri professionisti sanitari della salute mentale.
Inoltre, come nascente Associazione Tecnico Scientifica, ha l’obiettivo di promuovere e stimolare la ricerca sulla salute mentale contribuendo così alla creazione e diffusione di pratiche ed interventi sempre più specifici e rispondenti ai bisogni della popolazione.